Parole ed Immagini: Domenico Quirico e Albrecht Dürer


Come Giobbe di Domenico Quirico

«La tentazione più semplice e più grande è quella di chiedere a Dio di essere liberato. Il mio compagno di prigionia, che è belga (Pierre Piccinin; ndr), pensa che con Dio si fanno dei patti. È Abramo. La fede dell’Antico Testamento. Il patto tra Dio e l’uomo. Io, invece, credo che con Dio non si fanno patti, non si possono fare patti, non è un dare e un avere. Con Dio funziona e può funzionare solo il darsi, l’affidarsi, l’attendere. Se devo cercare una figura a cui fare riferimento non è Abramo, che rompe il patto con Dio e poi Dio lo punisce e ferma la mano che sta uccidendo suo figlio, e dice una frase tremenda: “Faccio questa grazia, perché so che tu hai paura di me”. Non: “Mi ami”. Ma: “Hai paura di me”. È il Dio dell’Antico Testamento. Il mio personaggio, invece, è Giobbe. Io ho fatto un lungo esercizio di pazienza in quei giorni, ma Giobbe l’ha fatto molto più grande di me. Giobbe attende. Dio gli porta via tutto - tutto - più che ad Abramo, ma Giobbe non si rivolta, si dà, aspetta, si concede a ciò che Dio decide, e alla fine ha dieci volte più grande ciò che aveva in precedenza, ed altre cose in più. Allora io credo che il rapporto con Dio, in una situazione così estrema e terribile, ma anche in una situazione quotidiana, nel dolore, nella sofferenza di ogni giorno che spesso è molto più grande della sofferenza dei miei 152 giorni, sia questo darsi e questo aspettare. Vi confesso che, ad un certo punto, dopo i due mesi di Al Qusayr, quando nulla accadeva, ho avuto l’impressione che questa pazienza non mi bastasse e che Dio tacesse e fosse lontano da me. Ma in realtà ho capito che in quell’assenza - in quell’assenza - c’era la presenza più forte ed estrema di Dio. Perché era il messaggio: “Accetta con umiltà. Fai come Giobbe, non insorgere contro di me. Non chiedermi, subito, qualcosa”».




La pazienza di Giobbe - Albrecht Dürer 


Quattro parole sul D
ürer:
Dürer contro Dürer. Dürer incisore e disegnatore contro Dürer pittore.
Una lotta dal risultato segnato, almeno nella testa della gente. Dürer è il più grande incisore (vien quasi da dire il più grande "pittore in bianco e nero" se non apparisse una definizione da "arti maggiori" e "arti minori"), non solo per la tecnica, ma per la potenza inventiva. Talmente inclassificabile che figure emblematiche e celeberrime "erano e sono di ardua comprensione", lasciate da Dürer prive di "riferimenti inequivocabili". Cosicché "in Dürer ci sono sovente più piani di decifrazione possibili".... Goffredo Silvestri

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