"Di notte udivo spesso le sue grida disumane": Claudia ricorda il dolore di Pilato

Continuiamo a conoscere Claudia Procla Serena attraverso i ricordi che tormentano la sua anima e che, nella nostra rappresentazione teatrale de "La moglie del procuratore", potrete vedere sotto forma di flashback.

(12 maggio 2015 - Teatro Cantero)
A "far visita" a Claudia durante il suo racconto a Seneca è Pilato che, in quella fatidica notte in cui Cristo venne condannato, raccontò alla moglie ciò a cui aveva assistito, ciò a cui aveva partecipato:

" [...] Non ho mai visto un uomo tanto innocuo e tanto odiato. Qual era la verità? Glielo chiesi. “Che cos’è la verità”, ma lui non fu capace di rispondermi."

Pilato, nonostante dichiari di "avere le mani pulite", sarà tormentato quanto Claudia dai ricordi di quella notte, tanto che nell'opera di Elena Bono arriverà a suicidarsi.

"Di notte udivo spesso le sue grida disumane. [...] E una mattina fu trovata aperta la porta di casa e la scuderia. Mancava il suo cavallo. Trovammo il procuratore in fondo ad una voragine. La chiamavano la fossa. Molti ci si erano gettati."



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