"Egli volle così quella sera": i fiori donati ad Elena Bono


Tante sono le poesia di Elena Bono, così come tante sono le tematiche che la scrittrice affronta in esse. Una poesia spiccatamente intimistica, una poesia d’amore, è chiaramente "Per i fiori donati da un amico": l’amico a cui la poetessa qui allude è il giovane Gian Maria, colui con cui condividerà cinquant'anni di vita in comune ed al quale dedicherà nell'età matura due poesie apparse fra gli inediti dell’Opera omniaQuel mazzo di fiori generò nella poetessa, allora ragazza, un sentimento di intima commozione, di gioiosa sorpresa, che la rese consapevole di una profonda reciprocità di sentimenti, che sarebbe durata tutta la vita. Notevole in questa poesia è il movimento circolare per cui «i fiori aerei della magnolia» dei versi dell’incipit ritornano nella chiusa, dove ci appaiono come la manifestazione concreta di un disegno divino riguardante i due giovani: 

«Perché Egli volle così quella sera / cogliesti per me gli alti fiori della magnolia, / perché Egli vuole così questa sera / per te scrivo queste parole». Versi da cui chiaramente emerge la visione profondamente religiosa della vita, che permea tutta l’opera di Elena Bono, e non solo quella poetica. Sia la sua narrativa infatti che il suo teatro sono caratterizzati da una grande urgenza morale e da una concezione intimamente cristiana dell’esistenza.

"Per i fiori donati da un amico"
(Annunciazione-Orazio Gentileschi)

Tu hai raccolto per me l’altra sera 
i fiori aerei della magnolia. 
Quei fiori mi hanno umanamente commossa: 
ora che sono appassiti 
mi hanno lasciato, un umano profumo. 
Quando li vidi risplendere sugli altissimi rami, 
io non pensavo che per me fossero nati, 
che dentro di me dovessero 
eternamente fiorire. 
Ed è pur vero: quel che sentiamo più nostro 
altri ce l’hanno donato. 
Ora per ora da mille creature attingiamo 
ciò di cui vive la vita, 
soffrire e godere da mille cose 
a noi segretamente congiunte, 
seppure lontane e ignorate 
o per sempre scomparse. 
E tutti ci nutre un Dio di se stesso, 
uno Spirito immenso che ama 
e che mai sarà amato 
come grida il suo cuore. 
Perché Egli volle così quella sera 
cogliesti per me gli alti fiori della magnolia, 
perché Egli vuol così questa sera 
per te scrivo queste parole.



2 commenti:

  1. Sono stata accanto a Elena dal 1990 al 2014, fino al giorno della sua morte. Sono praticamente cresciuta accanto a lei. L'uomo cui si riferisce Elena in questa poesia non è suo marito Gian Maria, ma un'altra persona: me lo confidò in uno dei nostri frequenti incontri in cui parlavamo della sua opera e lavoravamo perchè fosse più conosciuta. Approcciare Elena Bono significa avvicinarsi davvero ad un universo: non solo riguardo alla sua opera letteraria, che è vasta e densa di significato, ma anche alla sua vita e alla sua personalità, alla sua straordinaria cultura e alla sua particolare sensibilità. Vi ringrazio per aver deciso di portare in scena un testo di Elena e mi congratulo per il vostro coraggio, avendo scelto un testo difficile in quanto è stato necessario un lavoro di riduzione teatrale in cui anche Elena in persona si era cimentata negli ultimi anni, con un'opera rimasta inedita. Altri ragazzi prima di voi, i ragazzi del gruppo di teatro dell'Istituto Caboto di Chiavari, si sono cimentati negli anni scorsi portando in scena diverse piece di Elena, tratte dall'ultima raccolta di teatro "L'erba e le stelle", che Elena scrisse proprio pensando ai più giovani. Lei fu molto grata a quei ragazzi e ragazze del Caboto da cui si sentiva capita e amata: e lo era realmente! Vennero un giorno a trovarla a casa, assieme alle loro maestre Iris Conti e Francesca La Marca e fu un incontro per tutti indimenticabile. Elena sarà grata anche a voi ragazzi e ragazze del Portico di Salomone per questo vostro impegnativo lavoro, che porterete in scena ad un anno dalla sua morte.

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  2. Buongiorno Stefania,
    siamo noi a ringraziare lei per le belle parole che ci ha dedicato così gratuitamente. E' proprio vero che avvicinarsi ad Elena Bono è stato come conoscere un nuovo universo: ricco di umanità e di significati.
    Le chiediamo di aiutarci ad essere all'altezza del compito importante che abbiamo scelto di svolgere, ovvero testimoniare la grandezza della scrittrice Elena Bono, anche attraverso la dimensione del teatro. Grazie ancora.
    La compagnia

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